Nuovo lavoro cercasi – Parte II

PARTE I

bob dylan

Un portone anonimo, uguale in tutto ai portoni dei palazzi adiacenti. Nessuna insegna, nessuna indicazione. Soltanto la targhetta di carta scritta a mano sul citofono, ‘Uffici’. Anche adesso, davanti a quel portone in legno, su una strada secondaria alla periferia della città, Davide non conosce il nome dell’azienda che lo ha convocato per quel colloquio. La piega dei pantaloni è storta, cerca di aggiustarla con le mani.
‘Questo completo è orrendo’. Era stato il commento della Lore la sera prima.
‘Dovresti comprarne uno nuovo, sai quelli che si usano adesso, con la giacca avvitata…e la camicia dammela, che te la stiro! Il colletto è storto…’
Benedetta donna, quanto si era agitata a sentir parlare di quel colloquio. Pensando alla reazione di Loredana, Davide schiacciò il bottone sul citofono.

‘Chi è?’
‘Davide Onofri sono qui per un colloquio’
Il clic del portone che si apre.
‘Che pian..’la comunicazione si è già interrotta.
L’androne del palazzo è buio, sulla destra la spia rossa dell’ascensore lampeggia. Occupato, fai le scale. Alla fine della seconda rampa ha già il fiatone, la cena della sera prima deve essergli rimasta sullo stomaco.Continua a leggere…